Disposizioni sala
Mq | Largh. | Lungh. | Altezza | Piano | Luce naturale | Platea | Ferro di cavallo | Aula | Tavolo unico | Banchetto | Cocktail | ||
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Arena Casarini | Arena CasariniOfferta MeetingSale Meeting | 240,0 | 12,0 | 20,0 | 4,0 | -1 | No | 180 | 42 | 60 | 30 | 100 | 250 |
La sala è dedicata al pittore veronese Pino Casarini: i recenti lavori di ristrutturazione hanno portato alla luce i magnifici affreschi di uno dei maestri scenografi del secolo scorso. I suoi lavori arricchiscono la meeting room con allegorie circensi che donano alla sala un inestimabile valore aggiunto: su ampie porzioni di pareti sono rappresentate scene di vita ricche di animazione, alternate a pareti più arretrate, dove il tendone sollevato mostra carrozzoni decorati di servizio al circo. Acrobati, equilibristi, giocolieri, funamboli, contorsionisti, pagliacci, ballerine e domatori di leoni, ma anche cavalli, cani, scimmie, un orso, un elefante, una giraffa e un cammello: questi i protagonisti di un turbine di colori e allegria.
Pino Casarini, veronese doc, classe 1897, partecipò molte volte alle Biennali di Venezia ed ebbe in vita numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il premio per la pittura dell’Accademia d’Italia. A lui si rivolse nel 1959 l’allora proprietario del Due Torri Hotel Enrico Wallner, intenzionato a trasformare il palazzo in un hotel di lusso, riportandolo ai fasti dei secoli precedenti, quando vi soggiornavano personalità del calibro di Goethe e Mozart.
Casarini, che all’epoca era già piuttosto celebre, era un artista eclettico: nel dopoguerra si distinse come pittore, frescante, vetratista e scultore per chiese ed edifici pubblici. Dalle sue abili mani nascevano le scenografie delle stagioni liriche dell’Arena, culla della musica lirica italiana e internazionale.
Un “dettaglio” illuminante, che spiega la struttura tanto particolare dell’opera realizzata al Due Torri Hotel: la decorazione parietale si ispira ai pannelli scenografici di una rappresentazione teatrale.
Uno spettacolo rimasto invisibile e nascosto per decenni, finché i recenti lavori di restauro realizzati dal Gruppo Duetorrihotels, con l’abbattimento delle contropareti, non l’hanno restituito in tutto il suo splendore alla città di Verona e al mondo dell’arte.