Da nove anni Rossana Cavazzana si occupa di contabilità, segreteria e gestione del personale al Due Torri Hotel, un luogo che descrive unico per eleganza e stile. Il suo è un ruolo chiave all’interno di una realtà fatta di tanti colleghi e reparti differenti, coordinati tra loro.

 

Si ricorda il suo primo giorno al Due Torri di Verona?

Certamente: sono arrivata nel settembre del 2013. Venivo da un’esperienza ventennale in una compagnia francese, e avevo lavorato in un business hotel a Milano. È come se fossi atterrata in un altro mondo. Ho apprezzato molto il mio nuovo contesto: essere a Verona, in pieno centro, circondata dalla storia. Ma soprattutto mi ha colpita il palazzo trecentesco che ci ospita, ricco di opere d’arte e di dettagli che ancora oggi mi emozionano. Se dovessi sintetizzare cosa differenzia questo hotel dagli altri potrei usare anche solo una parola: stile.

 

Cosa significa gestire l’amministrazione di un piccolo mondo come un hotel, tra ospiti internazionali e tutte le risorse interne? 

Siamo all’interno di un palazzo che vive secondo i suoi ritmi e le sue regole. Naturalmente siamo tenuti alla massima discrezione verso gli ospiti, e seguiamo uno standard elevato riguardo alle uniformi, l’accoglienza, la presentazione. Questo vale anche per chi, come me, resta dietro le quinte, e non si interfaccia con i clienti se non raramente. Siamo tutti il volto dell’hotel. Soprattutto in un luogo come il Due Torri, frequentato da celebrità internazionali, come i cantanti che si esibiscono all’Arena: mi è capitato di lavorare in ufficio e ascoltare Andrea Bocelli che, a poca distanza, allenava la voce insieme a suo figlio. L’eccezionalità diventa la norma, è il nostro privilegio.

 

Qual è la sua giornata tipo?

Sono di Milano, e vengo a Verona tre giorni a settimana. Quando sono qui dormo nelle stanze del personale, così al risveglio mi basta un caffè e divento subito operativa. Entro in ufficio alle 7.30 circa, pranzo presto, alle 11, come accade sempre in hotel, e resto fino alle 19, 19.30. Lavoro a stretto contatto con i colleghi: l’economa si occupa dei fornitori, l’area ricevimento mi invia le fatture, e io sbrigo la parte contabile e fiscale. Inoltre provvedo ai controlli di cassa, sollecito il recupero dei crediti, sbrigo piccole pratiche di segreteria e insieme al direttore mi occupo di licenze e permessi. Oltre al personale fisso dell’hotel c’è quello extra, chiamato in servizio per coprire gli eventi e i periodi di alta affluenza. Assumere tante persone ci permette di fare selezione: scegliere quelle giuste è di vitale importanza, specialmente in una struttura di alto livello.

 

Qual è il consiglio che darebbe a tutti coloro che fanno il suo lavoro in ambito amministrativo ma che non hanno mai lavorato in hotel? 

Il lavoro amministrativo assume sfumature differenti a seconda di dove lo si svolge. In albergo tutto ciò che facciamo riguarda, direttamente o indirettamente, l’ospitalità, e dobbiamo tenerne conto nella quotidianità. Inoltre, a differenza di un’azienda specializzata in un solo settore, un hotel condensa tante strutture e attività diverse, il ristorante, la cura delle camere, l’accoglienza, le pulizie, il bar, gli eventi che ospitiamo o organizziamo. Ogni reparto è una realtà a sé stante, ma si deve coordinare con gli altri: se un solo ingranaggio si inceppa diventa un problema per tutti. L’aspetto organizzativo, in un ambito hotellerie, è decisamente importante.

 

Qual è il ricordo a cui è più legata da quando è arrivato al Due Torri? 

La prima volta che sono andata sulla terrazza panoramica: era stato deciso, dopo il periodo invernale, di tenerla aperta dalla primavera fino a settembre, con un servizio di ristorante. Quando si sono aperte le porte dell’ascensore sono rimasta senza fiato: trecento metri quadri a disposizione, un allestimento elegante e piacevole, persone sorridenti e pronte ad accogliere gli ospiti con mille attenzioni. E poi la vista che spazia in ogni direzione, il panorama della città dall’alto, con i monumenti, l’Adige e le colline in lontananza. Non esiste un altro luogo così a Verona.