Come Verona e il Due Torri Hotel “adottarono” la Callas
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Sab, 19/06/2021 - 09:30
La nostra Suite Maria Callas
Tra Maria Callas e Verona il legame è sempre stato fortissimo. La città dell’Arena, tempio della lirica, l’ha adottata: è stata per lei un importante trampolino di lancio, e le ha tributato in tante occasioni un’accoglienza degna di una regina. Il 5 stelle di Verona, l’Hotel Due Torri, è stato una seconda casa per la Callas, ospitandola molte volte nei suoi soggiorni in città. L’Hotel è da sempre una seconda casa per i grandi personaggi del mondo della cultura, della politica, dell’arte e dello spettacolo. Nelle sue stanze hanno soggiornato Vittorio De Sica, Anna Magnani, Rita Levi Montalcini, Margaret Thatcher, Placido Domingo, Sting, Bruce Springsteen, Paul McCarthy, Maria Callas e più recentemente Sarah Jessica Parker, Richard Gere, Morgan Freeman, Adele e tanti altri vip, imprenditori ed esponenti del jet set internazionale.
Un folgorante debutto all’Arena di Verona
Maria Callas nasce nel 1923, a New York, da una coppia di greci. A 14 anni frequenta il conservatorio musicale di Atene e rivela il suo precoce talento, debuttando nel 1941 all’Opera di Atene. Ripartita a New York, viene scritturata, previa audizione, dal direttore della stagione operistica all’Arena. Callas parte così per l’Italia. È il 1947 quando arriva a Verona: una ventiquattrenne di belle speranze, sconosciuta a tutti. La sera stessa, al ristorante, conosce quello che diventerà il suo primo marito, il veronese Giovanni Battista Meneghini.
Il debutto all’Arena è il 2 agosto 1947, come protagonista de “La Gioconda” di Amilcare Ponchielli: Maria Callas è felice di esibirsi sotto la guida del grande direttore d’orchestra Tullio Serafin in un ruolo adatto a lei. Intervistata per il Gazzettino, si esprime così: «La vostra Arena, così maestosa, ed accogliente, mi era sempre apparsa come in un paesaggio di sogno, popolata di un pubblico festoso. Quando la vidi giorni fa per la prima volta, mi prese una sincera emozione.»
Ottiene una certa visibilità e inizia a cantare nei grandi teatri come La Fenice e La Scala – dove conosce grande successo sostituendo Renata Tebaldi nel ruolo dell’Aida – interpretando le opere più importanti del repertorio, come la “Norma” di Bellini, la “Lucia di Lammermoor” di Donizetti, “La Traviata” di Verdi; “Tristano e Isotta” di Wagner. Diventa un’icona glamour, una voce ma anche una grande personalità del suo tempo. Il matrimonio con Meneghini finisce quando l’artista si lega ad Aristotele Onassis, il ricchissimo armatore greco: sarà il suo secondo marito fino all’incontro fatale con Jacqueline Kennedy. A fine carriera, nel 1969, la collaborazione con Pier Paolo Pasolini, che le offrirà il ruolo di Medea nell’omonima pellicola: una intensa prova d’attrice.
Una Suite in onore di Maria Callas, veronese nell’anima
In varie occasioni Maria Callas, a Verona, ha soggiornato al Due Torri Hotel. Il 5 stelle le ha reso omaggio legando il nome della cantante lirica a una delle sue suite più affascinanti. Dal balcone privato della Suite Deluxe Maria Callas si gode di una splendida vista sulla chiesa gotica di Santa Anastasia: è come se la città, con uno dei suoi monumenti più importanti, desse il benvenuto agli ospiti.
La Suite comunica con una camera Deluxe, ed è una delle più richieste dell’hotel, unendo l’atmosfera di un palazzo storico alla comodità della tecnologia. La caratterizzano gli autentici mobili d’epoca, come la scrivania e il divano, le eleganti tappezzerie, il bagno rifinito con preziosi marmi italiani.
La Suite celebra l’unione tra Maria Callas e la città: l’artista ha amato molto Verona, fin da subito. Sempre nell’intervista al Gazzettino citata prima, appena arrivata in città dichiarò: «non ho che un desiderio: quello di poter rimanere a cantare nei vostri teatri, davanti al vostro pubblico, che già sento vicino, sotto il vostro cielo, nella vostra Arena». Tra i luoghi veronesi legati al suo ricordo indubbiamente c’è la chiesa dei Padri Filippini, dove si è sposata con Giovanni Battista Meneghini, oltre alla casa in via Leoncino 14, dove risiedette per un periodo, con la targa commemorativa in suo onore.