Il “circo equestre” al Due Torri di Verona: l’Arena Casarini
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Ven, 19/03/2021 - 11:30
Arena Casarini e gli affreschi di Pino Casarini
Il genio di Casarini e la rinascita dell’hotel
Quando Enrico Wallner decide, nel secondo dopoguerra, di riportare all’antico splendore l’hotel di famiglia ha tutto ciò che gli serve: una passione per l’arte, una vocazione alberghiera appena scoperta e – non ultimo – un patrimonio familiare considerevole. Affida i lavori di carattere edilizio all’ingegnere Alessandro Polo, mentre per la decorazione chiama Pino Casarini, uno dei più grandi affreschisti del Novecento italiano. Wallner è un collezionista di arte ed esperto di antiquariato, ha studiato cinematografia a Cinecittà, e desidera che l’hotel fiorisca anche dal punto di vista delle arti.
Pino Casarini è un visionario, un eclettico che padroneggia vari talenti: figlio di un intagliatore e doratore, è al tempo stesso un pittore, un frescante, un illustratore, un vetratista e uno scultore. È un habitué della Biennale di Venezia, si dedica all’arte sacra, decorando numerose chiese in Trentino, Veneto e Friuli, partecipa alla vita artistica cittadina, lavora nella grafica pubblicitaria, nelle caricature, nel ritratto. È l’autore di molte scenografie per le stagioni liriche dell’Arena di Verona, culla della musica lirica italiana e internazionale. Un “dettaglio” illuminante, che spiega la struttura tanto particolare dell’Arena Casarini, realizzata al Due Torri e ispirata al circo equestre. Insieme al Torneo di cavalieri a Brandeburgo che orna il salone di ingresso, è uno dei capolavori di Casarini che il pubblico ha potuto ammirare il 1° gennaio del 1959, data di inaugurazione del Due Torri. Inizia così una stagione fortunata per l’hotel, meta di star e celebrità.
L’Arena Casarini oggi: un tesoro ritrovato
Nel 2015, grazie ai lavori di restauro portati avanti dalla nuova proprietà, l’Arena Casarini viene riscoperta e restituita ai veronesi in tutto il suo splendore con una grande inaugurazione.
Entrando si colgono subito la vitalità, la sensazione del movimento. Su ampie porzioni di pareti sono rappresentate scene di vita circense ricche di animazione: compaiono acrobati, giocolieri, funamboli, contorsionisti, pagliacci, ballerine e domatori di leoni, orsi, elefanti e cavalli, scimmie, giraffe, cammelli e cani. Speciali accorgimenti architettonici creano un’illusione perfetta. Grazie all’alternanza di pareti avanzate e arretrate, ma anche alle lesene che separano le scene rappresentate, proseguendo fino al soffitto, creando un andamento ricurvo, sembra di stare sotto un tendone da circo. Architettura e pittura si fondono, in un’armonia che nasce dal turbine di colori.
La sala era in stato di abbandono, prima della ristrutturazione: ora che ha ritrovato la sua bellezza originaria viene utilizzata come sala per meeting e convegni.
Non solo: dal 2016 l’hotel promuove, insieme ad ArtVerona, il Premio Casarini, con un bando nazionale: i vincitori possono decorare una parete dell’adiacente “Sala dell’Accademia” con una propria opera. Il concorso mette sotto i riflettori i giovani artisti, dando loro una location prestigiosa dove esprimere il proprio talento.