Due Torri Hotel, quando l’“arredamento” racconta
Stile
Ven, 02/07/2021 - 09:30
La Presidential Suite
Al Due Torri Hotel di Verona si vive l’esperienza di “leggere la storia” semplicemente osservando i dettagli: basta prestare attenzione e lasciarsi guidare dalla curiosità. Ad esempio, se nella lounge di fronte all’affresco del maestro Pino Casarini si scopre la storia dei Cavalieri di Brandeburgo, nella hall e in varie aree dell’hotel ci si può imbattere nelle tele seicentesche di Francesco Barbieri detto “lo Sfrisato”. Ma altrettanto rivelatori sono i mobili e gli arredi, rappresentativi dei più vari stili ottocenteschi. Attraversare le sale, le camere e le suite, soffermandosi su poltroncine, comò, tavolini e letti, è come sfogliare un catalogo.
La storia dello stile è custodita in hotel
È stato Enrico Wallner, nel 1958, a restituire al palazzo acquistato dalla famiglia la sua originale vocazione alberghiera, dopo tanti anni di oblio. Wallner era un appassionato collezionista d’arte e un’anima cosmopolita: innamorato della bellezza, sapeva trovarla ovunque, girando per ville, aste e antiquari per fare incetta di mobili.
Si sentiva attratto dalla multiforme rivoluzione estetica dell’Ottocento: il secolo dell’ascesa della borghesia e contemporaneamente della nascita di un concetto moderno di ospitalità alberghiera. Così Wallner ha personalmente disegnato e arredato le stanze del palazzo, ed ha chiamato Pino Casarini per le decorazioni più importanti, come l’Arena Casarini. Per questo motivo all’interno dell’hotel troviamo rappresentati tanti stili diversi, che si sposano tra loro in modo armonioso. Dal Barocchetto Italiano – diffuso a partire dal Veneto, all’800 veneziano, tutto laccature e pittura su legno, dallo stile Luigi XIV, con forme e decorazioni sontuose, allo stile Impero, austero, scuro, con riferimenti all’antichità greco-romana. Non mancano i dettagli in stile Carlo X, nato sotto la Restaurazione, ai suoi eredi, il Biedermaier e il Luigi Filippo, più romantici ed essenziali nelle forme, fino al Secondo Impero, con legni e intarsi pregiati. Non mancano gli spunti originali e internazionali dello coloniale inglese.
Ogni stanza ha la sua storia e la sua estetica
Gli ambienti dell’hotel esprimono questa ricchezza di stili ed influenze artistiche. Ad esempio le camere Classiche riflettono lo stile Impero, nato sotto Napoleone. Il suo spiccato gusto neoclassico si esprime attraverso il mobilio elegante e sontuoso – si percepisce il senso della “grandeur” francese – incorniciato da preziose tappezzerie dalle tinte luminose.
Le junior suite hanno un’ispirazione più “classica”, lineare e dalle linee pulite. Impreziosiscono le camere i lampadari in vetro di Murano, le cornici dorate, le stanze da bagno in marmo rosa con mosaici intorno al grande specchio.
La Suite Classica è puro Biedermeier, con l’utilizzo di legni più chiari e privi di decorazioni bronzee: ci allontaniamo dalla magniloquenza “aulica” dello stile Impero con mobili progettati secondo criteri di comfort, praticità e convenienza, abbandonando le forme neoclassiche. Qui ammiriamo la chaise longue, le specchiere a figura intera, i divanetti e i lampadari in vetro di Murano.
Affascinanti anche la scrivania, il divano e in generale i mobili d’epoca che si trovano nella Suite Deluxe Maria Callas, dedicata alla celeberrima cantante lirica che tante volte soggiornò Due Torri Hotel per esibirsi in Arena.
Infine la Presidential Suite Sant’Anastasia, la più ampia – ben 100 mq – dell’hotel, affacciata sull’omonima piazza, sfoggia nuovamente uno stile Impero originale del Palazzo, trovando soluzioni esteticamente interessanti nella contrapposizione dei colori: ai mobili si abbinano la boiserie in legno grigio perlato e i soffitti riquadrati con tonalità grigio e bianco.