Mozart dodicenne al Due Torri di Verona
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Ven, 26/11/2021 - 10:00
La hall del Due Torri
Il Due Torri Hotel di Verona ha molto da raccontare. Già Palazzo dell’Aquila nel Trecento, quando era la foresteria della famiglia Della Scala, ha una tradizione di ospitalità antichissima, e ha ospitato teste coronate – come gli Imperatori d’Austria – personalità politiche come Gioacchino Murat, Radetzky, Garibaldi, e poi Margaret Thatcher, Henry Kissinger, artisti come Maria Callas, Domingo e Pavarotti, ma anche David Bowie, The Who, Brice Springsteen, Paul McCartney, Sting e Adele. Verona è un crocevia nel cuore dell’Europa, e l’attuale Luxury Hotel si è spesso trovato proiettato al centro della scena. Come quando, nel 1769, ha accolto un giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart in visita con suo padre.
Come Mozart conquistò l’Europa
Il suo nome è sinonimo di musica immortale. Mozart nasce nel 1756, a Salisburgo, in una famiglia di musicisti, e come la sorella maggiore Maria Anna sviluppa un precocissimo talento, anche compositivo. Si sparge la voce del suo genio, e il giovanissimo Amadeus, a partire dai 7 anni, viaggia in Austria, Germania, Italia e Inghilterra, esibendosi nelle corti europee. A 23 anni si stabilisce a Salisburgo e poi a Vienna, dove incontra la sua futura moglie. In brevissimo tempo scrive quartetti, concerti e opere che aumentano la sua fama e fortuna, finché, in difficoltà finanziarie, entra a servizio dell’Imperatore d’Austria. Alla sua corte compone, tra l’altro, "Le nozze di Figaro" e "Don Giovanni". Ammalatosi, realizza Il flauto magico, il concerto finale per pianoforte in si bemolle, il concerto per clarinetto in la maggiore e infine il Requiem, che rimane incompiuto. Mozart si spegne infatti il 5 dicembre 1791, ad appena 35 anni.
Il primo memorabile soggiorno a Verona
Un Amadeus Mozart dodicenne, il 27 dicembre 1769, raggiunge Verona per la prima volta insieme al padre Leopold. La città è una tappa del viaggio in Italia, un’esperienza praticata dai giovani nobili e dagli artisti per arricchire la propria formazione culturale. I due trovano alloggio all’albergo Due Torri in piazza Anastasia, come affermato in alcuni documenti storici: oggi è il Due Torri Hotel. Mozart è già una star. Il 5 gennaio 1770 si esibisce, su invito dell’Accademia Filarmonica di Verona, nella Sala della Conversazione, oggi Sala Maffeiana. Compenso: 18 zecchini. Il 7 gennaio suona nella chiesa di San Tomaso. Il ragazzo insiste per provare l’organo della chiesa, che possiede delle qualità sonore particolari. Da allora lo strumento custodisce le iniziali di Mozart incise da lui stesso nel legno con un coltellino. Ma il ricordo più importante di quella prima visita a Verona è una tela: il ritratto di Mozart dodicenne realizzato in quei giorni, attribuito al pittore veronese Giambettino Cignaroli. Lo fa eseguire Pietro Lugiati, funzionario della Repubblica di Venezia e ammiratore del giovane, che diventerà suo ospite fisso ogni volta che sarà in città.